Il PESCE D’APRILE, da dove nasce e perché

Questa usanza, che è una vera e propria tradizione ed è antichissima, risale addirittura ai tempi dell’Antica Roma, non era esattamente la stessa di adesso, però comunque può essere considerata l’origine dell’attuale Pesce d’Aprile. Questa tradizione si praticava con l’avvento dell’Equinozio di Primavera, durante una festività data in onore alla madre degli Dèi, la Grande Madre.

In questa festa pagana si celebrava inoltre il Capodanno (25 marzo), e solo per l’occasione era concesso qualsiasi genere di scherzo o di gioco. Ci si poteva travestire e mascherare in qualunque maniera e si poteva prendere in giro chiunque, perfino le alte cariche pubbliche e le autorità, senza essere puniti per l’affronto messo in atto.

Non era effettivamente un Pesce d’Aprile, diciamo un suo antenato che nei secoli ha subito pian piano la sua evoluzione, fino a diventare ciò che è adesso, quando nel sedicesimo secolo, il papa spostò la data universale del Capodanno al 1° di gennaio (in ogni Nazione era prima differente), sempre rispettando il calendario di Giulio Cesare. Per questo, in Francia nacque l’usanza di regalare pacchi vuoti, proprio per scimmiottare la festa pagana buggerata dalla Chiesa.

Dai pacchi vuoti ci si è poi spostati a scherzi similari, arricchendoli sempre più di fantasia da parte delle popolazioni europee che ne continuarono la tradizione, ora quasi in tutto il mondo. Il nome originale dunque proviene dal termine francese “poisson d’avril”, che è stato tradotto fedelmente in pesce d’aprile.

Nell’epoca odierna, da semplice scherzo popolare è diventato anche strumento dalle società internazionali, grandi e piccole, che ogni anno usano il Pesce d’Aprile per attirare l’attenzione. Quindi è diventato un autentico strumento promozionale, per dare popolarità a chi non la possiede, o per restituirla ad un determinato prodotto o marchio.

E qui, la fantasia ci sta tutta, perché pare ci siano proprio degli esperti che, tutti gli anni, s’ingegnano per partorire lo scherzo più originale e scenografico, una notizia che, seppur fondamentalmente assurda, all’apparenza può sembrare vera. Ma non sono gli unici, poiché anche politici e perfino presidenti ormai si divertono a perpetrare l’usanza, e il 1° di aprile è diventato un giorno di ilarità universale. Nessun male, però, anzi l’occasione per ridere dev’essere sempre colta, fa bene alla salute ed aiuta ad alleggerire la vita.

★ Testi originali di Video&Magie ©, data 26 marzo 2017

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