La Resurrezione di Daniel ★ L’uomo che visitò Paradiso e Inferno dopo la morte
Daniel Ekechukwu è un umile pastore nigeriano, che ha però vissuto un’esperienza unica, un dono che non tutti hanno la fortuna di ricevere. Chi vive le esperienze premorte ricorda solo una luce, un tunnel, mentre a lui è stato dato di ricordare tutto quello che ha visto, in questo suo stupefacente viaggio.
Gli accadde in ambulanza, mentre lo stavano trasportando d’urgenza in ospedale, dopo un incidente mortale con la sua automobile. Clinicamente morto, l’uomo ebbe la visione di due Angeli che lo presero e lo portarono con sé. Il mondo dove fu trasportato (che egli dice sia il Paradiso), era un qualcosa di a dir poco luminoso, nella sua magnificenza, evanescente ed insuperabile bellezza.
Gli edifici dalla forma inusuale, fatti di materiali brillanti come diamanti o cristalli di luce, distese erbose con fiori mai visti, che cantavano e si muovevano al ritmo di quella loro melodia, danzando e pregando Dio. Nulla che possa esserci anche sulla Terra. Tutta la musica era celestiale, suoni e voci da non definirsi terreni poiché di una frequenza superiore, il tutto profondamente, seriamente angelico.
Una schiera di persone, dai dettagli indefiniti e consistenza traslucida, irradianti luce, alzava le mani, cantando, in corrispondenza di una luce più intensa e compatta, come un grande sole, sorgente di Luce Divina, ma lui non la poté osservare (i suoi occhi non avrebbero retto l’intensità di quel bagliore), su consiglio della sua guida, l’Angelo che gli diede il compito di annotare ogni cosa. Daniel era convinto che quelle persone fossero Angeli, ma erano invece Santi, i quali si riconoscono per l’assenza delle ali, e dal colore che non è come quello degli Angeli, ovvero di un puro bianco brillante.
Magnetizzato, Daniel volle raggiungerli, tuttavia l’Angelo lo bloccò, invitandolo a seguirlo lungo un sentiero che lo condusse alle porte dell’Inferno. Spettacolo antitetico, urla disumane, grida di tormento, figure che si agitavano nell’oscurità, tra demoni e dannati.
Ogni anima era sola, benché in gruppo ma distaccata dalle altre, intrappolata nel suo tormento personale, senza poter comunicare con le altre, eppure continuava a chiedere aiuto, sollievo, senza potersi fermare. Ma, più queste anime chiedevano aiuto, e più il loro tormento sembrava incrementarsi.
Dice Daniel, che queste anime hanno disubbidito a Dio, come il Diavolo, infatti l’Inferno è stato creato per il Diavolo stesso e i suoi seguaci, i suoi esecutori, come coloro che in vita hanno praticato Magia Nera. Dio non manderebbe nessun Essere Umano in quel luogo, così pericoloso e agghiacciante, giacché quel posto di morte è riservato soltanto al Diavolo e alla sua gente, un luogo che Daniel non avrebbe potuto vedere neanche nei suoi incubi peggiori…
Dopo il racconto di questa esperienza, questa sorta di resurrezione, la sua figura è stata considerata messianica, portatrice di pace e di perdono, per indurre gli uomini a seguire Dio e i suoi insegnamenti, avvertirli di cosa li aspetta se scelgono la via del Male, la via del Diavolo. Sembra molto cristiano, come messaggio.
Se questa esperienza sia reale, a noi non è dato di saperlo, potrebbe essere tutto o non potrebbe essere niente, forse è stato solo un sogno molto intenso, però le caratteristiche di quel luogo angelico ricordano tanto il magico Mondo Feerico, la dimensione abitata dagli Esseri di Luce e tutte le Creature Fatate, l’Altro Mondo, l’Altro Regno… e magari noi, lo vediamo come il Paradiso.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 11 marzo 2016 ★