Esplorata la vera Arca di Noè ★ Le immagini “proibite”

Nonostante gli innumerevoli reperti archeologici che hanno comprovato l’autenticità delle storie bibliche, ancora esistono dubbi sull’esistenza di Dio, credendo che la Bibbia sia un semplice libro di leggende ebraiche. Anche la storia del Diluvio Universale viene ritenuta come una semplice leggenda, quando invece sembra sia accaduto realmente e la Scienza, ad oggi, potrebbe fare ben poco per contestare efficacemente.

Tuttavia, ci sono certi tipi di notizie che rimangono nascosti, o comunque vengono divulgati a metà, dagli scienziati e le religioni “concorrenti” e molto spesso anche da parte della Chiesa, dunque in sostanza la nuda verità la sanno soltanto loro.

Secondo la Bibbia, solamente Noè, la sua famiglia e gli animali ospitati sull’Arca si salvarono da questa calamità e, alla fine del Diluvio, l’Arca si posò sul Monte Ararat, a 4000 metri di altezza. L’Arca fu avvistata centinaia di volte, da alpinisti e piloti di aerei nel ventesimo secolo, e ci si chiedeva: come può esserci tanta legna sopra un monte dove non ci sono boschi a meno di 400 km di distanza? Quindi l’ipotesi che fosse la vera Arca di Noè si andò man mano concretando.

Siccome la Turchia non è un paese cristiano, questa notizia fu tenuta nascosta per anni, dal 1968 in cui avvenne il primo avvistamento, e non fu autorizzata alcuna incursione sul luogo. Nel 2009 un gruppo di alpinisti cinesi decise di svelare questo mistero, arrampicandosi fino in cima per esplorare questa imponente struttura di legno, e la spedizione fu ripresa per filmare i resti di quella che sembrava la vera Arca di Noè.

I resti sono bloccati, congelati e pietrificati in una scanalatura nella roccia, e la datazione al carbonio fa risalire tali resti a 4.800 anni fa, coincidendo con il racconto della Bibbia, eppure la notizia è stata “proibita”. Dopo la conferenza stampa ad Hong Kong che riportava per intero i dettagli della spedizione (nel 2010), i media non hanno potuto dire nulla al riguardo, se non i primi che hanno catturato la notizia e sono sfuggiti alla censura. Ma su ordine di chi? E quale sarebbe l’assurda motivazione?

Anche questo è un mistero, ma mentre alla fine l’arca non lo è più, visto che la sua esistenza è stata dimostrata grazie alla spedizione di questi alpinisti, nonché a Google Earth che ce la mostra tranquillamente via web, lo scetticismo scientifico ancora non si arrende, rispettando la sua battaglia secolare contro la religione, e insiste sostenendo che quella potrebbe essere una barca qualunque, non necessariamente quella biblica. Non v’è alcuna prova valida né spiegazione plausibile che quella sia l’Arca leggendaria, e il termine “leggendario” è stato ben accentato, proprio per riprendere il tema favolistico della leggenda cristiana.

Il discorso quindi ritorna sempre a monte: se la Scienza si ritrova a contestare per partito preso, dato che non può ammettere che la Creazione sia stata opera di Dio e dunque validare tutte le storie che lo riguardano, solo la fede può rappresentare una difesa efficace, poiché ognuno è libero di credere in quello che vuole e, fortunatamente, questa è una cosa che non può toglierci nessuno.

★ Testi originali di Video&Magie ©, data 4 agosto 2016

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