Antiche Tradizioni Sarde per il Malocchio ai Bambini e agli Animali
★ Medicina dell’Occhio ★
In Sardegna, v’erano le vecchie signore che praticavano la cosiddetta “medicina”, attraverso erbe, riti e amuleti, che si utilizzavano soprattutto per i bambini particolarmente belli e gli animali che si tenevano in casa, come gli agnellini, che erano facilmente vittime del Malocchio, poiché se ne aveva molta più cura. Come prevenzione, si infilava un nastrino verde al braccio del bambino (neonato), o alla zampa dell’animale, affinché fossero protetti dalle influenze maligne, anche inconsapevoli, delle persone vicine o lontane.
Al nastrino verde, si annetteva spesso un oggetto particolare, oppure se ne faceva una spilla, per i più grandi e in special modo le bambine, e poteva essere una piccola conchiglia, un pesciolino o un’ancora, di norma in madreperla, tutti simboli che richiamavano il potere del mare e dunque dell’acqua. Se però questo non era d’aiuto, ovvero che nonostante ciò il bambino stava molto male, succedeva infatti che spesso i bambini cadevano a terra svenuti senza nessun apparente motivo, allora lo si portava dalla signora che praticava la medicina.
Ciò veniva fatto obbligatoriamente, perché si diceva che se il bambino non fosse stato guarito con la medicina, sarebbe morto il mercoledì successivo. Ovviamente tale era una credenza, eppure questa specificità trovava riscontro, a tal punto che le madri correvano subito dalle signore, per sottoporre i figli al rito e guarirli dalla maledizione.
Il rito classico, accompagnato da preghiere segretissime, era quello con l’acqua e il grano, in un piatto come si fa tradizionalmente con l’olio, per verificare se il bimbo fosse “infetto” e conseguentemente privarlo del Malocchio, la cui presenza si accertava se il grano lasciava bollicine nel piatto. In questo caso, veniva ripetuto per i giorni seguenti, finché l’acqua non fosse ridivenuta limpida. Tale rito veniva praticato anche sugli adulti, ma bisognava credere, se si desiderava che facesse interamente effetto.
Queste guaritrici usavano anche amuleti, come medaglioni che appoggiavano sul torace del bambino, sempre insieme a formule e preghiere, oppure usavano lo stesso piatto come amuleto, poggiandolo direttamente sulla testa del bambino malato, o dell’adulto affetto da Malocchio. Sorprendentemente, questi riti portavano sempre benefici tangibili, ecco perché nei secoli non sono mai stati abbandonati.
Un’altra tradizione, che però poteva riallacciarsi a semplice superstizione, era di indossare gli indumenti al rovescio, in particolare quello intimo, affinché il male augurato da chicchessia non avesse trovato la strada per entrare. Tale è diventata una consuetudine preventiva, infatti ancora lo fanno in molti, anche senza avere la certezza che funzioni realmente. Questo dimostra come la paura dell’invisibile travalichi ragione e logica, conducendo a fare cose talvolta assurde, senza alcun senso, ma dando contemporaneamente sicurezza e serenità, e questo sicuramente non è un male.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 6 gennaio 2018 ★

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