Esistono Fortuna e Destino? Ecco alcune delle persone più fortunate al mondo
La filosofia più accreditata, ai tempi nostri, è quella che sancisce che il destino, e dunque anche la fortuna, non esistono: esiste esclusivamente il libero arbitrio, in sostanza siamo noi a decidere quale sia il nostro destino, a seconda delle scelte che facciamo, giorno dopo giorno. Ogni scelta crea una conseguenza, un futuro, quindi in pratica esisterebbero infiniti potenziali futuri, il futuro non è statico, preordinato, è in continuo cambiamento come l’Universo stesso.
Perciò, se con una scelta di oggi determiniamo come sarà il nostro domani, scegliendolo tra migliaia di potenziali, quella stessa scelta può attirare o meno le nostre fortune, o la fortuna come concetto generale. Questo ha senso, logicamente non fa una piega, eppure esistono casi in cui, se non si può parlare di fortuna, si parla di miracoli, poiché hanno poco a che fare con le scelte che compiamo.
Questi casi non sono più spiegabili con il libero arbitrio, bensì appunto con la teoria del miracolo, dell’intervento divino, essendo talmente incredibili da non avere un logico punto di partenza. Rientrano nella categoria del mistero, un qualcosa che lascia il tempo che trova, poiché statisticamente e tecnicamente sono impossibili.
Parliamo ad esempio di un neonato nato già morto, o che muore dopo pochi mesi di vita, poiché in quel caso è decisamente poco opportuno che si parli di libero arbitrio. È certamente impossibile che, a quell’età, abbia fatto determinate scelte, coscienti, al fine di segnare automaticamente il proprio destino. Non è senz’altro lui l’artefice, a meno che il libero arbitrio non venga inteso come scelta prenatale, in relazione a Karma e Reincarnazione, che porta l’anima a scegliere quel particolare percorso nella sua futura incarnazione sulla Terra.
Allora, in questo senso, si può davvero parlare di destino, poiché ognuno decide quale sia la sua ora, che deve arrivare solo ad un certo punto della nostra vita, essendo il nostro percorso già tracciato ancor prima di nascere. Esempi pratici di ciò possiamo ritrovarli nel filmato sottostante, dove si elencano alcune delle persone più “fortunate” al mondo, come colui che è sopravvissuto a ben due bombe atomiche (Nagasaki ed Hiroshima), l’unico, oppure di quell’uomo che è sopravvissuto all’affondamento di una barca in cui tutti gli altri passeggeri sono deceduti, rimanendo bloccato per circa tre giorni sott’acqua, sotto il relitto, senza acqua né cibo.
Insomma, questi sono casi in cui si tira in ballo il miracolo, poiché tali soggetti sembra siano stati graziati da una forza superiore, che sia Dio o la Dea Bendata, magari gli Angeli, in quanto non sussistevano presupposti di sopravvivenza, nessuna legge fisica che potesse rendere la situazione salvifica. Sono persone normali, diciamo comuni, ma che, evidentemente, non dovevano morire in quei frangenti.
In conclusione allora, il destino esiste, inteso come quella serie di circostanze (coincidenze) che ci porteranno all’ora della nostra morte e, nel mezzo, esiste tutta quelle serie di scelte che determinano come siamo, come diventeremo durante il percorso che seguiremo fino al momento in cui moriremo. Il libero arbitrio ci dà la possibilità di progredire spiritualmente ed umanamente, il destino decide il giorno della nostra dipartita.
★ Testi originali di Video&Magie ©, data 5 gennaio 2017 ★